Calcolo ROI: cos’è e come si calcola
Aggiornato il 10 Dicembre 2020 da Paolo Paccassoni

Calcolo ROI: da dove partire
Definizione di ROI
Il calcolo ROI in azienda si usa sempre in situazioni in cui bisogna valutare la bontà di un determinato investimento. Che si tratti di acquistare un nuovo macchinario o di lanciare un nuovo prodotto o di redigere i dati finanziari di un Piano di marketing, il calcolo del ROI (o Return on Investment) torna sempre utile.
In linea di massima il ROI non fa parte dei KPI del Marketing ma viene sicuramente tenuto in considerazione quando lanciando un nuovo prodotto e si devono considerare investimenti che potrebbero aumentare la quantità prodotta o costituire un risparmio di costi.
Guardare il ROI è utile anche nella nostra vita privata quando vogliamo investire i nostri risparmi e vogliamo calcolare il ritorno di quell’investimento, comparandolo ad altri investimenti alternativi che potremmo prendere in considerazione.
In linea generale il ROI è una misura di performance utilizzata per valutare l’efficienza di un investimento o per confrontare l’efficienza di una serie di investimenti diversi. Il ROI prende in considerazione due valori:
- Il guadagno netto di un investimento calcolato come Ricavi – Costi
- Il costo di quell’investimento ovvero i Costi stessi
La formula del ROI vede al numeratore il guadagno netto dell’investimento e al denominatore il costo di quell’investimento. Il rapporto tra i due può poi essere espresso in percentuale.
Formula del calcolo ROI
La formula del calcolo ROI generale è come segue. La differenza rispetto a quanto detto prima è che in questa formula si parla di Valore attuale dell’investimento. La diversa dicitura non deve trarre in inganno.
Se infatti calcoliamo il ROI a posteriori, cioè quando abbiamo già raccolto i frutti va bene parlare di “Ricavi complessivi dell’investimento. Se invece il profitto non è ancora stato tratto e l’investimento è ancora in essere e vogliamo calcolare il ROI fino a quel momento, è giusto parlare di Valore attuale dell’investimento. Gli esempi più avanti chiariranno i vostri dubbi. Intanto vediamo la formula:
Il “Valore attuale dell’investimento” si riferisce ai proventi ottenuti dalla vendita dell’investimento. Poiché il ROI è misurato in percentuale, può essere facilmente confrontato con i rendimenti di altri investimenti, consentendo di misurare una varietà di tipi di investimento rispetto agli altri.
Calcolo ROI: Esempi pratici
Come accennato più sopra il calcolo ROI torna utile in una serie indefinita di casi e qui ne vediamo alcuni esempi:
Esempio calcolo ROI: acquisto di azioni
Supponiamo che Carlo abbia acquistato €10.000 in azioni Amazon e che dopo 1 anno vende le sue azioni per €12.000.
Il profitto al netto dei costi quindi è di €2000 (pari a Ricavi – Costi)
Il ROI è pari a: €2.000 / €10.000 che è uguale a 0.2
Trasformato in percentuale, il ROI di quell’investimento è del 20%. Qui la formula
Supponiamo che Carlo abbia investito anche in azioni IBM €20.000 e che dopo 4 anni le abbia rivendute per €30.000. In questo caso il ROI sarebbe del 50%.
Carlo allora confronta il ROI dell’investimento Amazon con il ROI dell’investimento IBM e scopre che avrebbe fatto meglio a investire solo in IBM ma è davvero così? In realtà se ci avete fatto caso, per quanto i due valore siano confrontabili, si riferiscono a due investimenti su due archi temporali diversi. L’investimento in Amazon è durato 1 anno. L’investimento in IBM è durato 4 anni. Se vedete la formula del ROI notate che non si fa riferimento al tempo da nessuna parte e questo è uno dei limiti del ROE. Permette di confrontare velocemente due investimenti alternativi ma non tiene conto del tempo che è stato necessario a riscuotere gli utili
Esempio calcolo ROI: investimento pubblicitario
Il calcolo ROI diventa interessante nel caso si parli di investimenti in pubblicità. Mettiamo il caso che la nostra azienda venda integratori alimentari. Per semplicità assumiamo che vendiamo un solo prodotto, quindi non ci sono ne varianti. Decidiamo di investire €10.000 in una campagna sponsorizzata sul motore di ricerca Google. Questa campagna ci frutta:
- 30.000 unità di prodotto vendute in più
- 30.000 nuovi clienti
- Ricavi aggiuntivi per un ammontare di €20.000
Il ROI derivante da questa operazione, fatti i dovuti calcoli è di [(20.000-10.000)/ 10.000]x100 = 100%
Sicuramente è stato un ottimo investimento, tuttavia siamo certi che il calcolo ROI sia stato fatto correttamente?
In questo caso potremmo affinare ulteriormente i calcoli tenendo conto del Customer lifetime value o CLV
Il customer lifetime value può essere definito come “valore di un cliente durante tutto il periodo (vita utile) in cui il cliente intrattiene relazioni di business con la nostra azienda”. Supponiamo ad esempio che nella nostra azienda un nuovo cliente acquisito compra almeno 3 confezioni nel corso della sua vita utile. Questo significa che tendenzialmente nel lungo termine quei ricavi aggiuntivi per €20.000 diventeranno €60.000 senza che l’azienda faccia altri investimenti. Il cliente è stato acquisito 1 volta con la campagna sponsorizzata ma secondo i nostri calcoli comprerà mediamente altre 2 volte.
A questo punto avrebbe molto più senso dire che quell’investimento di €10.000 in realtà mi frutterà in totale €60.000.
Il ROI derivante in questo secondo caso sarà [(60.000-10.000)/10.000]x100 = 500%
Nel lungo termine quindi quell’investimento mi renderà un ROI del 500%!
Calcolo ROI in excel
Calcolare il ROI su excel è un impresa piuttosto banale. Basta inserire in una cella il valore finale dell’investimento, cioè il ricavo complessivo dell’investimento e in un’altra cella il costo dell’investimento. A quel punto la formula è come segue, stando bene attenti a trasformare poi il valore in percentuale mediante l’apposita funzione di excel:
A cosa serve il ROI
Il ROI è una metrica molto popolare usata negli ambiti più disparati. Può essere usato come un indicatore rudimentale della redditività di un investimento azionario come visto più sopra. Potrebbe essere usato anche da un’azienda che sta valutando di espandere la capacità produttiva affrontando degli investimenti oppure può essere usato da un privato cittadino che vuole calcolare quale è stato il rendimento dalla vendita del suo appartamento.
Il calcolo in sé non è complicato ed è abbastanza semplice da valutare. Se è positivo ne vale la pena. Se è negativo si stanno perdendo soldi. Chiaro che anche nel caso fosse positivo potrebbe non valerne la pena in relazione ad esempio al rischio dell’operazione.
I limiti del calcolo ROI
Come ho accennato nel primo esempio di calcolo ROI, questo indicatore ha un forte limite intrinseco e cioè che non considera il fattore tempo. Il problema tempo nel calcolo ROI ha due implicazioni.
Fattore tempo e confrontabilità di investimenti
La prima è che ci rendiamo conto che non conoscendo il fattore tempo, scopriamo che due investimenti che a ROI sono uguali, in realtà non lo sono affatto.
Facciamo un esempio di due investimenti alternativi
Investire 20.000 e averne indietro 25.000 dopo 1 anno. ROI 25%
Investire 40.000 e averne indietro 50.000 dopo 3 anni. ROI 25%
Questi due investimenti sono paragonabili? Se non conoscessi l’orizzonte temporale di investimento direi di si. Hanno entrambi il medesimo rendimento. Come abbiamo visto tuttavia il ROI non sconta il fattore “tempo”. Se invece consideriamo anche il fattore tempo è chiaro che il primo investimento appare molto più attraente rispetto al secondo. Mi dà il medesimo rendimento ma in un terzo del tempo necessario al secondo investimento.
Per risolvere il problema tempo, si può anche utilizzare il Valore Attuale Netto (VAN), che tiene conto delle differenze di valore del denaro nel tempo, dovute all’inflazione. L’applicazione del VAN nel calcolo del tasso di rendimento è spesso chiamato Tasso di rendimento reale.
L’evoluzione del ROI: L’SROI
Recentemente, alcuni investitori e imprese si sono interessati allo sviluppo di una nuova forma della metrica del ROI, chiamata Ritorno sociale sull’investimento o SROI.
La SROI è stata inizialmente sviluppata alla fine degli anni ’90 e tiene conto degli impatti più ampi dei progetti, quando tali impatti non possono essere immediatamente tradotti in valori finanziari. Ad esempio, un’azienda può impegnarsi a sostituire la plastica con cui cui confeziona i prodotti da vendere, con materiali biodegradabili.
Questa sostituzione comporta nell’immediato un costo maggiore per l’impresa, costo che può avere un impatto negativo sul ROI. Tuttavia il beneficio netto per l’ambiente è evidente e quindi la SROI potrebbe essere molto positiva.
Domande finali sul calcolo ROI
Si può usare il ROI per confrontare le performance di investimenti alternativi?
Sebbene il ROI sia un modo semplice e veloce per stimare il successo di un investimento, ha alcuni gravi limiti, quindi la risposta è no o meglio, non sempre. Ad esempio, il ROI non riflette il valore del denaro in termini di tempo e può essere difficile confrontare in modo significativo il ROI perché alcuni investimenti impiegheranno più tempo di altri per generare un profitto. Per questo motivo in ambito finanziario si tende a utilizzare altre metriche, come il valore attuale netto (VAN) o il tasso di rendimento interno (TRI).
Quale può essere considerato un buon ROI?
Non esiste un Tasso percentuale ROI buono in assoluto. Investimenti diversi possono avere ROI diversi. Inoltre nel chiedersi se un investimento sia migliore di un altro, l’investitore deve sempre tenere in considerazione la sua propensione al rischio, il tasso di rischio dell’investimento e l’orizzonte temporale di riferimento.
E’ chiaro che a parità di orizzonte temporale e a parità di ROI l’investitore sceglierà l’investimento con il minor tasso di rischi.
Se invece l’orizzonte temporale è molto ampio, l’investitore sarà disponibile a investire il suo capitale a lungo termine solo se il Return on investment è attraente.
Quali settori industriali hanno il ROI più alto?
Sebbene non esista una risposta valida in assoluto possiamo dire con assoluta certezza che le nuove aziende tecnologiche che si sono affacciate al mercato negli ultimi anno hanno assicurato un ROI superiore a molte altre aziende e ben al di sopra delle aspettative.
Apple, Microsoft e Amazon ad esempio hanno generato rendimenti annuali ben oltre le aspettative. di converso aziende energetiche e di settori pubblici hanno avuto rendimenti bassi o hanno registrato perdite. Nel corso del tempo, è normale che il ROI medio di un settore si sposti a causa di fattori quali l’aumento della concorrenza, i cambiamenti tecnologici e i cambiamenti nelle preferenze dei consumatori.
Conclusioni
Spero di avervi dato la giusta infarinatura del Calcolo ROI e vi invito sempre ad approfondire altrove qualora ci siano argomenti che richiedano maggiori dettagli. Se l’articolo vi è piaciuto scrivetemi e commentate qui sotto.
4 risposte
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