La Shelf life di un prodotto

Aggiornato il 20 Novembre 2023 da Paolo Paccassoni

Shelf life

Shelf life significato

Il termine Shelf life, nella traduzione dall’inglese, significa letteralmente “Vita a scaffale” ed è un dato utilizzato per indicare la vita commerciale di un prodotto.

In altre parole, la shelf life indica la data ultima entro cui si può consumare o utilizzare un determinato prodotto senza che vi siano rischi o pericoli  per il consumatore.

Da quello che abbiamo appena detto può sembrare che la shelf life sia un dato utilizzato esclusivamente in ambito alimentare. In realtà è un concetto che si applica ad una moltitudine di prodotti come riportato sull’articolo di Wikipedia, ad esempio:

  1. Prodotti alimentari
  2. Prodotti cosmetici
  3. Prodotti farmaceutici
  4. Dispositivi medici impiantabili e non
  5. Prodotti chimici
  6. Batterie
  7. Penumatici
  8. Molti altri

 

Shelf life degli alimenti

Con particolare riferimento alla shelf life dei prodotti alimentari, questa dipende dalle caratteristiche chimico fisiche del prodotto, dai trattamenti di conservazione cui è stato sottoposto, dal confezionamento e dalle condizioni standard di conservazione che si devono rispettare.

Da questo punto di vista, sulle confezioni di prodotti alimentari, possiamo trovare due diverse tipologie di shelf life:

 

La data di scadenza

Quando su un prodotto alimentare troviamo la data di scadenza, significa che quel prodotto può essere consumato in sicurezza fino alla data specifica indicata. Sulla confezione troveremo la dicitura chiara “Da consumare entro:“.

La data di scadenza viene utilizzata per gli elementi freschi e deperibili e attiene alla sicurezza del prodotto. Oltre la data di scadenza indicata, l’alimento non è più sicuro e quindi non deve assolutamente essere consumato poiché si rischia un intossicazione alimentare.

 

Immagine di un etichetta con Shelf life

 

Il termine minimo di conservazione

Il termine minimo di conservazione (abbreviato con TMC) è invece un altro tipo di data di scadenza e lo troviamo spesso indicato con la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro:“. Questa dicitura è utilizzata per gli alimenti stabili.

Questa tipologia di prodotti può essere consumata anche oltre la data indicata ma dopo tale data può esserci un decadimento delle qualità organolettiche o nutrizionali del prodotto (ad esempio colore, sapore, odore). Il prodotto oltre tale data continua comunque a essere perfettamente sicuro da consumare. Il termine minimo di conservazione quindi attiene alla qualità del prodotto.

Esempio di etichetta con shelf life nella versione

Nel corso di diverse ricerche ci si è resi conto che i consumatori non distinguono correttamente la data di scadenza dal termine minimo di conservazione e questo da luogo a sprechi che potrebbero essere evitati. Le persone cioè gettano nei rifiuti prodotti che hanno superato la data del termine minimo di conservazione e che quindi sono ancora perfettamente commestibili.

A questo proposito l’unione europea ha promosso l’adozione di una nuova dicitura a fianco del termine minimo di conservazione. La dicitura in questione è “Spesso buono oltre” come potete vedere nell’immagine qui sotto.

Esempio di etichetta di termine minimo di conservazione

L’idea infatti è quella di stressare maggiormente il concetto che il Termine minimo di conservazione non è una data di scadenza e che il prodotto è ancora perfettamente integro e consumabile.

 

Revisione della shelf life

La shelf life viene definita dalle aziende di produzione sulla base di prove di laboratorio.

A volte può capitare che sulla base di nuovi studi la shelf life venga modificata. Capita ad esempio quando, per qualunque motivo, si va a modificare la composizione degli ingredienti o la presenza degli stessi in diverse percentuali.

Ci possono tuttavia essere dei motivi di ordine economico nella necessità di rivedere la shelf life, quando ad esempio l’azienda vuole andare a migliorare l’efficienza e la redditività.

Vediamo 3 motivi che potrebbero portare ad una revisione della shelf life:

Lancio di un nuovo prodotto

Nel Go to market plan, quando si deve lanciare un nuovo prodotto sul mercato, è bene considerare subito il punto relativo alla shelf life del prodotto poiché questo dato può essere ancora facilmente influenzato durante la progettazione. Assegnare la corretta durata di conservazione è fondamentale per il successo commerciale di un prodotto.

Se la durata di conservazione assegnata è troppo lunga, il prodotto potrebbe non soddisfare i requisiti di sicurezza alimentare o soddisfare gli standard di qualità voluti dal produttore.

Al contrario se la shelf life è troppo breve, ciò può incidere negativamente su costi, sprechi, efficienza e margini di profitto.

Modifiche ad un prodotto esistente

Le modifiche alla formulazione degli ingredienti, al packaging, alla produzione, alla distribuzione e allo stoccaggio dovrebbe portare ad una revisione della durata di conservazione del prodotto. Anche i cambiamenti apparentemente non importanti potrebbero avere conseguenze inaspettate sulla durata di conservazione del prodotto se non adeguatamente valutati, mentre piccoli cambiamenti successivi potrebbero avere un grande impatto combinato.

Aumentare la shelf life per trarne benefici

Sebbene la shelf life sia meglio considerata come parte dello sviluppo del prodotto, esistono comunque strategie che è possibile adottare per estendere la durata di conservazione del prodotto attraverso la riformulazione/innovazione/rinnovamento della ricetta, della lavorazione, dell’imballaggio, dell’imballaggio e dello stoccaggio del prodotto.

Aumentare la durata di conservazione di un prodotto può offrire un margine di profitto migliore, una riduzione degli sprechi, cicli di produzione meno frequenti, oltre a facilitare l’espansione geografica della distribuzione del prodotto, riducendo le barriere all’entrata legate alla lontananza dei mercati obiettivo.

Qualsiasi progetto di estensione della durata di conservazione deve essere considerato attentamente per garantire che la sicurezza e la qualità degli alimenti non siano compromesse.

 

La shelf life in altri settori

Sebbene il concetto di shelf life nasca nel mondo dei prodotti deperibili e non solo alimentari, si ricorre a questo concetto anche in settori nei quali non ce lo aspetteremmo mai.

Un settore nel quale spesso si parla di shelf life è quello del Content marketing. Il content marketing è una tecnica di marketing il cui scopo è quello di generare contenuti di vario tipo (ad esempio Video, articoli di giornale, libri, post sui blog, post sui social etc.) pertinenti e di valore per attrarre e coinvolgere i potenziali clienti in target.

L’obiettivo del content marketing è ovviamente quello di attirare l’attenzione dei potenziali clienti e di portarli all’acquisto del nostro prodotto.

Il problema con i contenuti è che in alcuni casi diventano vecchi e obsoleti. L’azienda cioè si ritrova ad aver investito ad esempio nella creazione di un sito web con centinaia di pagine, articoli sul blog, video su youtube ma anche Brochure cartacee o materiale pubblicitario che presto diventa obsoleto e non più utilizzabile.

Pensate a un post sulla pagina social della vostra azienda. Tra un mese sarà già vecchio e nessuno lo guarderà più!

Una scelta intelligente sarebbe quindi quella di creare un buon mix di contenuti evergreen che non passano mai di moda con gli anni (quindi con una shelf life più lunga) oppure andando a rinfrescare i contenuti vecchi in modo da allungargli la shelf life.

Penso ad esempio agli articoli di un blog che per non diventare obsoleti ogni tanti devono essere aggiornati con nuovo materiale o semplicemente adattati ai tempi odierni.

 

Conclusioni

Arrivati a questo punto dovremmo avere le idee chiare su shelf life, date di scadenza e termini di conservazione. Online sono disponibili molte risorse che ci permettono di approfondire questa tematica, anche se vogliamo capire come migliorare la shelf life dei nostri prodotti.

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Una risposta

  1. 26 Novembre 2023

    […] chiaro poi che i prodotti sono posizionati sullo scaffale anche in basse alla propria shelf life (o data di scadenza), posizionando davanti le merci con la scadenza più vicina e dietro quelle con […]

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